martedì 2 marzo 2010

IL CAPOVACCAIO IN CALABRIA: RESOCONTO 2009

di Massimo Salerno

Durante l’ultima stagione riproduttiva sono state seguite le coppie di capovaccaio presenti in Calabria, e sono state effettuate delle visite in siti storicamente occupati ed in altri dove la specie è risultata assente come nidificante negli ultimi anni.

Nel 2009 sono state due le coppie riproduttive di capovaccaio in Calabria, ed hanno portato all’involo tre giovani; una terza coppia è stata osservata per un lungo periodo, dal mese di giugno fino alla fine del mese di luglio, nei pressi del carnaio per i grifoni allestito all’interno del Parco Nazionale del Pollino, versante calabrese; durante le osservazioni di questa coppia è stato accertato, grazie alla lettura dell’anello posizionato sul tarso di uno dei due individui, che uno dei soggetti era “Alì”, un capovaccaio di sesso maschile nato in cattività e poi rilasciato in Puglia negli anni scorsi, nell’ambito del progetto di reintroduzione curato da Guido Ceccolini.
La coppia riproduttiva presente nella provincia di Crotone è stata quella più seguita; nel territorio frequentato dalla specie è stato realizzato, a partire dal mese di aprile e fino alla fine del mese di agosto, in media un carnaio volante alla settimana; in data 01 maggio, durante l’effettuazione di uno di questi aiuti alimentari, è stato osservato nella zona, insieme agli adulti, un immaturo di capovaccaio, mentre nel mese di giugno, in due diverse giornate, è stato osservato un individuo adulto di capovaccaio in volo insieme alla coppia riproduttiva del luogo. La stagione riproduttiva si è conclusa con l’involo un giovane. Nel territorio occupato da questa coppia sono stati osservati, in più di un’occasione, esemplari della rarissima aquila del Bonelli; precisamente in data 21 giugno è stato osservato in volo un subadulto della specie, ed in data 30 giugno sono stati visti insieme un giovane ed un adulto che hanno volteggiato per diversi minuti sull’abitato di un paese dell’alto marchesato crotonese.
Purtroppo nelle vicinanze di questa importante area, ricadente all’interno della Z.P.S. “Marchesato e Fiume Neto”, sono stati recentemente realizzati due impianti eolici, per un totale di circa 40 pale, ed altri né sono previsti in aree un po’più distanti, comunque ricadenti all’esterno dell’area ZPS. Altura, insieme al WWF Siciliano, si sono aspramente battuti per impedire la realizzazione di tali orribili e devastanti impianti, purtroppo con scarsi risultati; si è riusciti comunque a far escludere dal progetto diciassette torri che ricadevano in area ZPS.

La seconda coppia riproduttiva di capovaccaio, presente nella provincia di Cosenza, è riuscita a portare all’involo due giovani; nel sito è stato purtroppo accertato l’ennesimo grave episodio di devastazione del territorio, peraltro nelle vicinanze della parete di nidificazione occupata dalla specie e ricadente anche in area SIC. In particolare si è constatato che erano stati effettuati estesi interventi di sbancamento con apertura di strade e distruzione di aree a macchia mediterranea ed a pascolo, con conseguente prelievo di grossi massi e spietramento dei terreni; naturalmente il tutto è stato denunciato alle autorità competenti e sembra che l’area sia stata posta sotto sequestro.
I gravissimi fatti prima narrati denunciano ancora una volta, qualora ce né fosse ulteriormente bisogno, di come siano scarsamente tutelate in Calabria anche le ultime aree naturali ad alta biodiversità occupate dal capovaccaio e da tanti altri rari animali selvatici.

Tutte le visite effettuate nelle aree storicamente occupate dalla specie, in particolare sono state indagate quelle ricadenti nella provincia di Crotone, hanno dato purtroppo esito negativo; nel corso di tali ricerche è comunque emerso che, almeno in alcuni luoghi, un tempo appunto frequentati dalla specie, l’habitat idoneo per il capovaccaio è ancora presente, in ogni caso andrebbero effettuate al riguardo ulteriori e più approfondite ricerche. In un altro sito molto adatto per il capovaccaio, caratterizzato da un ambiente ed un paesaggio assai suggestivi, ove la specie si è regolarmente riprodotta fino al 2007, anche nel 2009 la coppia è risultata assente, vi è stato però osservato più volte un individuo adulto in volo sul punto di alimentazione appositamente predisposto.

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