lunedì 30 agosto 2010

Rapaci oltre i confini

L’associazione ALTURA,
in collaborazione con la Riserva Naturale “Montagne della Duchessa”
ed il Gruppo Naturalisti Rosciolo

organizza
“Rapaci oltre i confini”
Iª Edizione estiva

Giornata di monitoraggio e studio dei rapaci nel comprensorio Monte S. Rocco – M. Cava - M. Rotondo – Creste della Valle di Malito – Coppo Volpe – Colle Acetoni.

Sabato 4 Settembre 2010

L’Associazione ALTURA (Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti) in collaborazione con la Riserva Naturale “Montagne della Duchessa” ed il GNR (Gruppo Naturalisti Rosciolo) organizzano Sabato 4 Settembre 2010 una giornata di monitoraggio e studio dei rapaci nel comprensorio Monte S. Rocco – M. Cava – M. Rotondo – Creste della Valle di Malito – Coppo Volpe – Colle Acetoni, nei Comuni di Borgorose e Tornimparte.

Il monitoraggio si inserisce nel progetto di collaborazione attivato fin dal 2008 con la Riserva Naturale “Montagne della Duchessa” per seguire gli spostamenti di una nuova coppia di aquila reale (Aquila crysaetus) che frequenta l’area di Monte Cava – Monte Rotondo quale potenziale territorio per la nidificazione.

Obiettivo della giornata di monitoraggio, al quale parteciperanno esperti ornitologi, sarà quello di definire quanto più possibile gli spostamenti dell’aquila reale (Aquila crysaetos) nel comprensorio in esame ed al tempo stesso di acquisire il maggior numero di dati riguardo la presenza di altri rapaci quali il grifone (Gyps fulvus), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il biancone (Circaetus gallicus), il lanario (Falco biarmicus), il pellegrino (Falco peregrinus). Inoltre verrà verificata la presenza di altre specie in migrazione di ritorno (che andranno a svernare in Africa) quali le albanelle (Circus sp. pl.), il grillaio (Falco naumanni), il lodolaio (Falco subbuteo), il falco cuculo (Falco vespertinus) ed il raro piviere tortolino (Charadrius morinellus) piccolo trampoliere presente negli altopiani culminali abruzzesi che ricordano la tundra artica dove si riproduce.

L’attività di monitoraggio condotta da ALTURA andrà ad arricchire le conoscenze sull’area di studio che, dal punto di vista ambientale, è di grande valore conservazionistico ed esprime una grande ricchezza floristico-vegetazionale e faunistica.

La giornata fa parte delle iniziative volte ad aumentare lo stato delle conoscenze sulla biodiversità del nostro territorio nell’Anno Internazionale della Biodiversità (2010 International Year of Biodiversity) promosso dalle Nazioni Unite.

Dott. Daniele Valfrè - Responsabile ALTURA per l’Abruzzo.

domenica 29 agosto 2010

Poiana codabianca in provincia di Matera



Ieri 28 agosto 2010 interessante osservazione di Poiana codabianca (Buteo rufinus) in territorio di Grottole a pochi km dalla Riserva Naturale di San Giuliano. Si tratta di una specie piuttosto rara in Italia e di cui non si hanno certezze sulla sua nidificazione. L'ultima segnalazione lucana risale alla fine del mese di giugno scorso ed è stata effettuata da Santino Di Carlo (birder laziale ed esperto di rapaci) a circa 27 km dal sito di Grottole. Le segnalazioni di Poiana codabianca sono spesso difficoltose per il rischio di confusione con la Poiana comune specialmente se condotte a notevole distanza o in precarie condizioni di luce. E' perciò importante, al fine di raccogliere dati utili alla conoscenza della specie in Italia, effettuare scatti fotografici, anche di scarsa qualità, che ne permettano una corretta identificazione corredata da pareri di esperti ornitologi. La foto documentativa qui sopra è stata scattata con l'ausilio di un cannocchiale e da grande distanza ed è stata sottoposta al giudizio di vari esperti che ne hanno confermato l'identificazione. Al momento in Basilicata la specie è considerata migratrice irregolare secondo la Ceck-list ufficiale regionale pubblicata sulla Rivista Italiana di Ornitologia nel 2008.

domenica 22 agosto 2010

Gli ultimi capovaccai italiani




Questo è uno degli ultimi capovaccai italiani fotografato oggi in Basilicata dove ne restano solo 2 coppie. Il rischio di estinzione dal nostro Paese è fortissimo. Gli ultimi che ancora sopravvivono vanno aiutati in modo concreto e mirato. In Italia è stato pubblicato nel 2009 dal Ministero dell'Ambiente il Piano di Azione per la sua conservazione: vogliamo applicarlo in modo efficace? L'Anno Internazionale della Biodiversità ci dice qualcosa?

mercoledì 11 agosto 2010

Eccezionale roost di Nibbio bruno in Basilicata






Nella Riserva Naturale di San Giuliano all'inizio di agosto, e già da alcuni anni, si verifica una eccezionale concentrazione di nibbi bruni (Milvus migrans) in un sito utilizzato come dormitorio (roost). Ieri 10 agosto abbiamo effettuato un conteggio degli esemplari presenti che ha portato all'incredibile cifra di 575 nibbi! Si tratta di un dato di notevole importanza a livello nazionale poichè sono pochi i siti italiani dove sono osservabili al tramonto simili concentrazioni. La causa di tale fenomeno è legata al fatto che i nibbi in periodo post-riproduttivo tendono ad aggregarsi in siti strategici preparandosi alla migrazione verso l'Africa. Non è ancora ben chiara l'origine di tutti questi individui ma si presume che vi siano sia i soggetti nidificanti in Basilicata (con tutti i giovani dell'anno) sia quelli presumibilmente provenienti dal centro-nord. I movimenti di tale specie non sono ancora ben conosciuti poichè sembra che una parte della popolazione italiana scelga di migrare attraversando la Spagna e lo stretto di Gibilterra mentre l'altra parte preferisca utilizzare la nostra penisola per dirigersi verso lo stretto di Messina e da qui verso la Sicilia occidentale da dove poi passano in Africa dopo un volo di almeno 130-140 km sul mar Mediterraneo.
Contemporaneamente al censimento di San Giuliano è stato effettuato un conteggio anche in altri 3 siti (Pomarico, Pisticci e Sant'Arcangelo) dove, specialmente presso le discariche, spesso si osservano numerosi nibbi bruni e reali.
I risultati:

San Giuliano: 575 indd.
Pomarico: 28-30 indd.
Pisticci: 31 indd.
S. Arcangelo: 67-70 indd.

TOTALE: 701-706 individui

Il Progetto è nato grazie alla collaborazione di:
- Società De Rerum Natura
- Studio Naturalistico Milvus
- Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano

I rilevatori che hanno partecipato a questa iniziativa sono:

Matteo Visceglia e Mariangela Francione - Riserva di San Giuliano (Mt)
Nicola Cillo e Marisa Laterza - Pisticci (Mt)
Gianni Palumbo - Pomarico (Mt)
Egidio Fulco - Sant'Arcangelo (Pz)


L'idea è quella di dare un seguito a questa iniziativa, per ora assolutamente sperimentale, programmandola anche il prossimo anno ed organizzandola per tempo e soprattutto coinvolgendo altri rilevatori per coprire più siti. Molto probabilmente verranno fuori dati di grande interesse per lo studio della specie.