Il «grande fratello» a casa del falco grillaio
La webcam è puntata sul nido con quattro uova e un concorso per dare un nome ai rapaci
di Cosimo Forina
Un “grande fratello” senza uguali che regala emozioni in tutta la sua bellezza. In scena la Natura. Da una webcam, accesa dal 2 giugno anche per i navigatori di internet, è possibile seguire in diretta la vita di una coppia di falchi grillai in un nido artificiale installato dalla Lipu nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Il nido artificiale si trova in uno dei tredici comuni del Parco, la località precisa per ovvie ragioni non è stata resa nota, ma grazie alla webcam è possibile seguire per la prima volta la cova di quattro uova.
A spiegare tutto alla “Gazz etta”, di questa singolare unica osservazione che di certo coinvolgerà non solo il territorio murgiano, Fabio Modesti, direttore dell’Ente: «l’iniziativa rientra nel progetto “Il Parco per il Grillaio”, promosso dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Finalizzato alla conservazione della specie attraverso il monitoraggio a lungo termine della popolazione nel territorio ed il recupero del maggior numero possibile di pulli che cadono dai nidi nei centri storici dei Comuni. I tetti delle abitazioni nei centri storici, ricoperti con coppi in argilla, offrono numerose possibilità di nidificazione per questa specie di falco minacciate a livello globale e quindi particolarmente protetta. Spesso però le ristrutturazioni di questi edifici determinano una riduzione degli spazi idonei alla nidificazione, nonostante le norme della Regione in materia di misure di con servazione dei Siti Natura 2000».
Entrando nello specifico Modesti aggiunge particolari davvero singolari che aiutano a capire la vita di coppia di questi straordinari uccelli predatori: «l’installazione di nidi artificiali può rappresentare una valida alternativa. Nel nido che si osserva con la webcam, installato dalla LIPU insieme ad altri 200 in diversi comuni del Parco a partire dal 2007, la coppia di grillai è ritornata a marzo di quest’anno. Nei mesi trascorsi il nido è stato oggetto di visite sporadiche durante il giorno: il maschio richiamava continuamente la femmina al nido anche attraverso l’offerta di cibo quale scarabei, grillotalpe e scolopendre, prede preferite in questo periodo prima dell’arrivo delle cavallette. Queste ultime costituiscono la dieta abituale dei piccoli». La schiusa delle uova è prevista attorno al 12- 14 giugno».
L’iniziativa oltre ad essere di valenza scientifica intende coinvolgere i bambini di tutta Italia. Infatti: «papà e mamma grillaio non hanno ancora un nome. - conclude Modesti - Il Parco Nazionale invita ad inviare proposte cliccando su www.parcoaltamurgia.it oppure all’indirizzo unnomeperilgril laio@parcoaltamurgia.it ». Poi ci sarà di certo da dare il nome anche per i piccoli nati, seguirli nella loro fase di crescita sino a che non apriranno le loro ali per spiccare in volo nel cielo della Murgia.
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