MELFI (POTENZA) – A causa della “mancanza delle
necessarie autorizzazioni”, un parco eolico composto da sei pale “in
stretta continuità territoriale tra loro” è stato posto sotto sequestro,
in località “Taverna caduta” di Melfi (Potenza), dagli agenti del Corpo
forestale dello Stato.
Durante le indagini – in cui sono
coinvolte 13 persone, denunciate alla magistratura – è stato accertato
che la proprietà del parco eolico è stata frazionata tra sei
proprietari, alcuni dei quali parenti fra loro. Quindi sono state
chieste sei singole autorizzazioni per le sei pale eoliche,
“accelerando” un iter burocratico che sarebbe stato “certamente più
lungo” se invece fosse stata chiesta l'autorizzazione unica prevista
dalla legge per un “insediamento produttivo di tali dimensioni e
potenza”, ha spiegato il Corpo forestale in una nota. Quando si chiede
l'autorizzazione per una sola pala eolica, invece, si presenta “una
semplice dichiarazione di inizio attività”, “non sono richieste polizze
fideiussorie per il successivo ripristino ambientale e vi sono minori
oneri, proporzionali al valore dell’investimento. A ciò si aggiunga – è
stato spiegato - l'illecita percezione dell’incentivo statale, che pone
le basi per una truffa ai danni dello Stato dell’ammontare di vari
milioni di euro”.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.it 9 luglio 2012