L’Ente Parco dei Nebrodi ha in corso dal 1998 un progetto di reintroduzione dell’avvoltoio grifone (Gyps fulvus), specie estintasi in Sicilia negli anni ’60 del XX secolo. Attualmente la colonia di questi avvoltoi consta di circa 40 individui, formata da esemplari importati dalla Spagna muniti di anello marker di colore azzurro con codice individuale bianco e da individui non inanellati, nati nei Nebrodi o arrivati per dispersione da altre regioni, che si sono insediati presso le Rocche del Crasto, l’area montuosa compresa fra i paesi di Alcara Li Fusi, San Marco D’Alunzio, Militello Rosmarino e Longi. Questi grifoni si sono riprodotti ogni anno a partire dal 2005.
Ad Alcara Li Fusi in data 15-aprile 2010 è stato avvistato dallo scrivente un grifone proveniente dalla Francia, che è rimasto anche nei giorni successivi; l’avvistamento è avvenuto mentre l’avvoltoio era intento a cibarsi, insieme ad altri grifoni, presso il punto d’alimentazione per uccelli necrofagi realizzato dall’Ente Parco in contrada Grazia. È stato possibile distinguerlo dagli altri avvoltoi della colonia, grazie all’anello marker di colore bianco con il codice individuale DRF. La provenienza francese è stata confermata dallo zoologo francese Jean Pierre Choisy; l’animale era stato inanellato nel nido nel 2009 nel Parco Naturale Regionale di Vercors.
Anche i grifoni della colonia dei Nebrodi compiono lunghi spostamenti fuori dalla Sicilia; diverse volte, gruppi di individui sono stati osservati mentre attraversano lo Stretto di Messina; nel maggio 2008, l’individuo identificato con il codice alfanumerico G76 fu rinvenuto debilitato in Calabria in Aspromonte, recuperato e successivamente nuovamente rilasciato nei Nebrodi; un altro individuo, S27, fu avvistato nel giugno 2008 a Verdon nelle prealpi francesi.
Questi spostamenti dimostrano la connessione esistente fra la popolazione siciliana e quella di altre regioni, anche d’oltralpe.
Dottor Antonio Spinnato
Consulente progetti faunistici Ente Parco dei Nebrodi