Situazione critica dell'orso marsicano:
l'orso è una priorità e vanno fatti sforzi straordinari.
Ora, non domani .
L’orso bruno marsicano è una sottospecie presente al
mondo solo in Appennino centrale; circa 40 individui, un numero critico di
femmine riproduttive, alta mortalità spesso per cause imputabili all’uomo,
bassa natalità: grande rischio di estinzione.
Rifondazione Comunista, LIPU e ALTURA chiedono
che le istituzioni si prodighino con impegno e costanza ad attuare le strategie
di conservazione già previste dal PATOM e dal LIFE ARCTOS.
Più precisamente chiedono conto delle azioni relative
a caccia, orsi confidenti, situazione sanitaria e causa di mortalità legate ad
attività umane.
I referenti per queste azioni sono la Regione
Abruzzo, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il Corpo Forestale dello
Stato, il Ministero dell’Ambiente e l’ ISPRA.
I consiglieri Acerbo e Saia avevano già interpellato la Regione Abruzzo il 14
marzo scorso sulla grave situazione in cui versa l’orso marsicano. Ad oggi
nessuna risposta è pervenuta da parte della Giunta Regionale. Acerbo e Saia
chiedevano che si relazionasse sullo stato del PATOM ( Piano di Azione
per la Tutela dell’Orso Marsicano) e del progetto LIFE ARCTOS. Si era portata
l’attenzione sulle cause di mortalità delle orse (5 adulte morte in 5 anni) che
sono in gran parte dovute a cause antropiche contrastando perciò con l’adesione
della Regione al piano di tutela per questa specie.
Oggi Rifondazione Comunista, LIPU e ALTURA chiedono conto della situazione
riguardo a caccia, aree contigue, orsi confidenti, situazione sanitaria e cause
di mortalità.
· La questione ancora irrisolta della caccia al cinghiale
(braccata) benché già vietata nella Zona di Protezione Esterna del Parco è
questione molto complessa e sui cui pesano molti anni di totale inattività.
Pertanto Rifondazione Comunista e le associazioni
chiedono che attraverso il tavolo tecnico già costituito a livello
istituzionale, si arrivi entro breve ad un accordo con il mondo venatorio.
Rifondazione Comunista, LIPU e ALTURA chiedono infine che la caccia alla
braccata (non solo al cinghiale) venga regolamentata come previsto dal PATOM
verso forme di caccia meno impattanti o che vengano escluse dall’attività
venatoria le aree più critiche in cui è verificata la costante presenza
dell’orso marsicano.
· E’ inoltre di fondamentale importanza per l’orso che si
definiscano e realizzino le aree contigue al PNALM così come previsto dalla
Legge Quadro sui Parchi (L. 394/91) e che ci sia una maggiore tutela del
territorio nelle aree di connessione (Corridoi ecologici) tra Aree Protette.
· Riguardo gli orsi definiti “confidenti” già nelle scorse
settimane diversi animali si alimentavano su cumuli di carote con il rischio
che anche femmine con piccoli trasmettessero cosi un comportamento errato alla
prole che si può tradurre in una situazione di potenziale pericolo per il futuro
di questi individui.
Dopo
l’Ordinanza del Presidente Rossi per vietare l’abbandono di carote e scarti
alimentari i Comuni non hanno ancora deliberato in questo senso nè nelle aree
comunali interne al PNALM, nè sulle aree esterne.
Chiediamo
anche che le squadre di intervento rapido appositamente addestrate attualmente
non ancora operative, lo diventino nel più breve tempo possibile attraverso
l’approvazione di Ministero dell’Ambiente e ISPRA.
· Per ciò che riguarda i problemi sanitari il progetto LIFE
ARCTOS prevede due azioni: una riguarda le pratiche di gestione del
bestiame domestico in modo compatibile con la presenza dell’orso: responsabile
per quest’azione è il PNALM. Sono già stata elaborate delle linee guida che
devono essere messe in pratica.
La seconda azione riguarda la gestione sanitaria del
bestiame domestico: per quest’azione è stato creato un tavolo tecnico al
Ministero della Salutee responsaibile per le azioni che dovrebbero coinvolgere
le ASL abruzzesi è la Regione Abruzzo.
Per entrambe le azioni Rifondazione Comunista LIPU e ALTURA chiedono al PNALM e
Regione Abruzzo a che punto sono i lavori.
· Riguardo alcune cause di morte legate all’attività
umana abbiamo saputo dal PNALM che è stato messo in sicurezza il vascone dove
nel 2010 due orse vennero ritrovate morte. Rifondazione Comunista, Lipu e
ALTURA chiedono a PNALM e CFS se sia stato portato a termine un censimento di
tali vasconi e se questi siano stati messi in sicurezza in maniera
adeguata.
Nel maggio
2011 un’orsa è stata investita mortalmente sulla statale che collega Gioia dei
Marsi a Pescasseroli, ad un anno di distanza non si è ancora fatto nulla di
concreto per rendere più sicure le strade che l’orso può attraversare. Il
problema è reale e urgente: lo testimoniano due recenti incidenti in Trentino
in cui sono morti due orsi.
Rifondazione
Comunista, LIPU e ALTURA chiedono che in tempi rapidissimi almeno vengano messe
in pratica misure idonee per rendere sicure le strade.
Approfondimento sulla caccia: Alla fine dell’estate l’orso marsicano comincia a
frequentare le aree esterne al PNALM e inizia la cosiddetta attività
“iperfagica”, per assicurarsi una buona dose di riserve di grasso prima del
letargo invernale. L’attivita venatoria in braccata può essere pericolosa per
l’orso sia per il disturbo diretto in un periodo cosi delicato, sia per la
possibilità affatto remota di un incidente di caccia.
Sarebbe importante che le singole squadre di cacciatori
venissero vincolate al territorio, nel senso che ogni squadra dovrebbe
esercitare la caccia in un’area specifica preventivamente assegnata e che le
ATC (Ambiti Territoriali per la Caccia) periferiche al PNALM fossero assegnate
ai soli cacciatori residenti impedendone l’utilizzo a quelli di altre ATC.
Si auspica che il tema della caccia sia discusso e
partecipato con le popolazioni locali.
Pescara, sala Corradino D’Ascanio, Consiglio Regionale, 11
giugno 2012
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