Come consuetudine anche quest'anno si svolgerà l'iniziativa "Rapaci oltre i confini", la giornata di monitoraggio e studio sull'aquila reale e i rapaci nel comprensorio Valle di Malito, Duchessa, Velino.
Quest'anno, causa le abbondanti nevicate di febbraio, che non hanno permesso per diversi giorni di raggiungere le postazioni in quota, si è deciso di far slittare di un pò la data della giornata che sarà DOMENICA 15 APRILE con orario 9 -15 in postazione.
Ci sarà possibilità di pernottare la sera del sabato presso strutture convenzionate nei pressi di alcune postazioni.
L'appuntamento sarà come sempre alle ore 8.00 presso il bar dell'Hotel Duchessa appena fuori l'uscita "Valle del Salto" dell'A24, in tempo utile per consegnare le schede di avvistamento e raggiungere comodamente le postazioni.
Per chi è interessato occorre al più presto far pervenire la propria adesione a Daniele Valfrè (cell. 328-7477915; 340-6623558) per poter organizzare le varie postazioni. Si chiede inoltre di dare ampia diffusione presso colleghi e amici con esperienza di monitoraggio rapaci, in modo tale di aver un numero ottimale di postazioni sul territorio.
Daniele Valfrè
Responsabile per l'Abruzzo di ALTURA
sabato 24 marzo 2012
giovedì 8 marzo 2012
Scoperti e sequestrati tredici esemplari di rapaci rari
CATANIA 07/03/2012 -
Il personale del Servizio Centrale Cites di Roma del Corpo forestale dello Stato, unitamente a quello del Corpo forestale della Regione Sicilia e della tenenza dei Carabinieri di Misterbianco, è intervenuto oggi, in seguito ad una segnalazione da parte di una fonte confidenziale e di una complessa attività d'indagine, per sequestrare un laboratorio nel quale si riproducevano illegalmente anelli di marcaggio di specie di rapaci ad alto rischio di estinzione tutelati dalla Convenzione di Washington e dalle norme sulla caccia.
All'interno del laboratorio, che si trova in località Misterbianco (Catania), sono stati trovati, oltre agli anelli falsificati, 13 esemplari di rapaci di cui 1 falco lanario, 1 falco sacro, 6 falchi pellegrini, 2 aquile minori, 1 poiana coda bianca e 2 falchi di Harris, tutti accompagnati da certificazione Cites riciclata. Oltre al laboratorio ed al materiale utilizzato per la fabbricazione degli anelli, sono stati posti sotto sequestro tutti gli esemplari di rapaci, i certificati che li accompagnavano ed il materiale che occorreva per la loro cattura.
Inoltre, al proprietario del laboratorio, un uomo residente a Misterbianco, è stato contestato il reato di maltrattamento per le condizioni non idonee nelle quali erano tenuti gli animali e la detenzione di una carabina modificata. L'operazione di oggi si inserisce nel quadro dell'attività di contrasto, svolta dal Corpo forestale dello Stato, al traffico illegale di specie protette prelevate dal loro habitat naturale e delle certificazioni e sistemi di marcaggio che servono a coprire in modo fraudolento l'illegale detenzione di queste specie
Fonte: http://www.lasiciliaweb.com/index.php?id=73104
Il personale del Servizio Centrale Cites di Roma del Corpo forestale dello Stato, unitamente a quello del Corpo forestale della Regione Sicilia e della tenenza dei Carabinieri di Misterbianco, è intervenuto oggi, in seguito ad una segnalazione da parte di una fonte confidenziale e di una complessa attività d'indagine, per sequestrare un laboratorio nel quale si riproducevano illegalmente anelli di marcaggio di specie di rapaci ad alto rischio di estinzione tutelati dalla Convenzione di Washington e dalle norme sulla caccia.
All'interno del laboratorio, che si trova in località Misterbianco (Catania), sono stati trovati, oltre agli anelli falsificati, 13 esemplari di rapaci di cui 1 falco lanario, 1 falco sacro, 6 falchi pellegrini, 2 aquile minori, 1 poiana coda bianca e 2 falchi di Harris, tutti accompagnati da certificazione Cites riciclata. Oltre al laboratorio ed al materiale utilizzato per la fabbricazione degli anelli, sono stati posti sotto sequestro tutti gli esemplari di rapaci, i certificati che li accompagnavano ed il materiale che occorreva per la loro cattura.
Inoltre, al proprietario del laboratorio, un uomo residente a Misterbianco, è stato contestato il reato di maltrattamento per le condizioni non idonee nelle quali erano tenuti gli animali e la detenzione di una carabina modificata. L'operazione di oggi si inserisce nel quadro dell'attività di contrasto, svolta dal Corpo forestale dello Stato, al traffico illegale di specie protette prelevate dal loro habitat naturale e delle certificazioni e sistemi di marcaggio che servono a coprire in modo fraudolento l'illegale detenzione di queste specie
Fonte: http://www.lasiciliaweb.com/index.php?id=73104
mercoledì 7 marzo 2012
Il raro Grifone vola nei cieli del Parco dell'Appennino Lucano
Gli esperti ne seguono l'insediamento nell'area protetta
(Marsiconuovo, 07 Marzo 2012) - Un evento di rilievo nazionale con importanti risvolti scientifici e conservazionistici è in corso in questi giorni nell'area del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano. Si tratta dell'insediamento spontaneo e naturale di una piccola colonia riproduttiva del raro Grifone (Gyps fulvus).
L'evento è monitorato delle Associazioni ALTURA, CISO e LANIUS che da anni seguono l'andamento delle popolazioni di rapaci nell'area del Parco, e non solo.
L'Ente Parco, informato dagli esperti di questo straordinario evento, intende con questo comunicato porre all'attenzione delle Amministrazioni, degli enti deputati al controllo del territorio e della popolazione del parco da una parte il suo impegno a far sì che l'insediamento di questa specie sia monitorato e avvenga nella massima tranquillità dall'altra rassicurare le popolazioni dell'assoluta assenza di rischi per la presenza del Grifone.
Il Grifone pur presentando una grande apertura alare di oltre 2,50 m ed un aspetto fiero è del tutto innocuo. Si tratta, infatti, di una specie necrofaga che si nutre di animali morti e che non svolge nessuna predazione attiva, anzi svolge un importante ruolo positivo nelle catene trofiche eliminando carcasse di animali già morti.
Si tratta di una specie protetta da numerose norme nazionali ed europee la cui presenza può rappresentare un importante immagine positiva e promozionale per tutto il territorio. Ricordiamo come il Parco ospita già numerose specie di grande importanza nazionale: Cicogna nera (Ciconia nigra) simbolo del Parco, Capovaccaio (Neophron percnopterus), Gufo reale (Bubo bubo), Nibbio reale (Milvus milvus), Lanario (Falco biarmicus), Lontra (Lutra lutra), Lupo (Canis lupus).
Confidiamo nella collaborazione di tutti per far sì anche questa nuova specie trovi sicurezza ed ospitalità nel nostro territorio.
Comunicato Stampa Ente Parco Nazionale Appennino Lucano, 7 marzo 2012
(Marsiconuovo, 07 Marzo 2012) - Un evento di rilievo nazionale con importanti risvolti scientifici e conservazionistici è in corso in questi giorni nell'area del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano. Si tratta dell'insediamento spontaneo e naturale di una piccola colonia riproduttiva del raro Grifone (Gyps fulvus).
L'evento è monitorato delle Associazioni ALTURA, CISO e LANIUS che da anni seguono l'andamento delle popolazioni di rapaci nell'area del Parco, e non solo.
L'Ente Parco, informato dagli esperti di questo straordinario evento, intende con questo comunicato porre all'attenzione delle Amministrazioni, degli enti deputati al controllo del territorio e della popolazione del parco da una parte il suo impegno a far sì che l'insediamento di questa specie sia monitorato e avvenga nella massima tranquillità dall'altra rassicurare le popolazioni dell'assoluta assenza di rischi per la presenza del Grifone.
Il Grifone pur presentando una grande apertura alare di oltre 2,50 m ed un aspetto fiero è del tutto innocuo. Si tratta, infatti, di una specie necrofaga che si nutre di animali morti e che non svolge nessuna predazione attiva, anzi svolge un importante ruolo positivo nelle catene trofiche eliminando carcasse di animali già morti.
Si tratta di una specie protetta da numerose norme nazionali ed europee la cui presenza può rappresentare un importante immagine positiva e promozionale per tutto il territorio. Ricordiamo come il Parco ospita già numerose specie di grande importanza nazionale: Cicogna nera (Ciconia nigra) simbolo del Parco, Capovaccaio (Neophron percnopterus), Gufo reale (Bubo bubo), Nibbio reale (Milvus milvus), Lanario (Falco biarmicus), Lontra (Lutra lutra), Lupo (Canis lupus).
Confidiamo nella collaborazione di tutti per far sì anche questa nuova specie trovi sicurezza ed ospitalità nel nostro territorio.
Comunicato Stampa Ente Parco Nazionale Appennino Lucano, 7 marzo 2012
lunedì 5 marzo 2012
1° Censimento dell’ Aquila reale nell’Appennino umbro marchigiano
Lo scorso 26 febbraio le Associazioni ALTURA e WWF Marche hanno organizzato il 1° censimento dell’ Aquila reale Aquila chrysaetos nell’Appennino umbro marchigiano, che ha visto il coinvolgimento dei parchi nazionali e delle riserve regionali e dello stato, che ospitano coppie territoriali di questo rapace e con il coinvolgimento di oltre 45 ornitologi volontari.
Sono stati coinvolti direttamente nell’iniziativa e si ringraziano per la preziosa collaborazione la Regione Marche Ufficio Parchi e Rete Natura 2000 e le seguenti aree protette appenniniche: il Parco Sasso Simone e Simoncello, la Riserva Naturale dello Stato Gola del Furlo e la Provincia di Pesaro e Urbino, il Parco Gola della Rossa e di Frasassi , il Parco Nazionale dei Monti Sibillini con la collaborazione del C.T.A Corpo Forestale dello Stato di Visso .
Il censimento è stato effettuato il giorno 26 febbraio 2012 , mediante il monitoraggio simultaneo dalle 9.00 alle 14.00 delle coppie territoriali di Aquila reale presenti in 22 siti di osservazione diversi dell’Appennino Umbro Marchigiano.
.
Il coordinamento tecnico scientifico della giornata è stato svolto dal dr. Angelini Jacopo, presidente del WWF marche, che studia la biologia riproduttiva della popolazione appenninica di Aquila reale da oltre venti anni.
Lo scopo di tale iniziativa è stato duplice, coordinare un attività di monitoraggio e ricerca scientifica su un supepredatore, raro e ancora minacciato in Appennino, e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione di questa specie ombrello, posta al vertice delle reti alimentari dell’Appennino, evidenziando nel contempo il fondamentale ruolo della aree protette appenniniche nella conservazione della specie.
I primi risultati ottenuti, che verranno in seguito elaborati, hanno consentito di osservare in simultanea ben 26 individui adulti di Aquila reale, 5 individui immaturi e due giovani nati nel 2011 per un totale di 33 Aquile reali .
Roccaforte della popolazione appenninica è indubbiamente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove nel suo interno e nelle aree limitrofe sono state osservati 12 adulti di Aquila reale ,3 immaturi e 1 giovane nato nel 2011 per complessive 16 Aquile reali,
Il monitoraggio simultaneo ha inoltre permesso di verificare la presenza di nuove coppie territoriali per la popolazione dell’Appennino Umbro Marchigiano, con una popolazione attuale di 16 coppie territoriali.
Proprio il grave episodio di bracconaggio ai danni di un adulto di Aquila reale, avvenuto nei giorni passati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dimostra quanto ancora sia necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione dei grandi rapaci appenninici come l’Aquila reale, specie simbolo della wilderness appenninica,tuttora minacciata non solo dal bracconaggio, dalle linee elettriche, dalle attività di arrampicata non regolamentate e dal sorvolo a bassa quota di velivoli , ma anche dal rischio di una proliferazione incontrollata di impianti eolici nell’Appennino Umbro Marchigiano.
Dr. Jacopo Angelini
Presidente wwf marche
Vice presidente ALTURA
Sono stati coinvolti direttamente nell’iniziativa e si ringraziano per la preziosa collaborazione la Regione Marche Ufficio Parchi e Rete Natura 2000 e le seguenti aree protette appenniniche: il Parco Sasso Simone e Simoncello, la Riserva Naturale dello Stato Gola del Furlo e la Provincia di Pesaro e Urbino, il Parco Gola della Rossa e di Frasassi , il Parco Nazionale dei Monti Sibillini con la collaborazione del C.T.A Corpo Forestale dello Stato di Visso .
Il censimento è stato effettuato il giorno 26 febbraio 2012 , mediante il monitoraggio simultaneo dalle 9.00 alle 14.00 delle coppie territoriali di Aquila reale presenti in 22 siti di osservazione diversi dell’Appennino Umbro Marchigiano.
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Il coordinamento tecnico scientifico della giornata è stato svolto dal dr. Angelini Jacopo, presidente del WWF marche, che studia la biologia riproduttiva della popolazione appenninica di Aquila reale da oltre venti anni.
Lo scopo di tale iniziativa è stato duplice, coordinare un attività di monitoraggio e ricerca scientifica su un supepredatore, raro e ancora minacciato in Appennino, e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione di questa specie ombrello, posta al vertice delle reti alimentari dell’Appennino, evidenziando nel contempo il fondamentale ruolo della aree protette appenniniche nella conservazione della specie.
I primi risultati ottenuti, che verranno in seguito elaborati, hanno consentito di osservare in simultanea ben 26 individui adulti di Aquila reale, 5 individui immaturi e due giovani nati nel 2011 per un totale di 33 Aquile reali .
Roccaforte della popolazione appenninica è indubbiamente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove nel suo interno e nelle aree limitrofe sono state osservati 12 adulti di Aquila reale ,3 immaturi e 1 giovane nato nel 2011 per complessive 16 Aquile reali,
Il monitoraggio simultaneo ha inoltre permesso di verificare la presenza di nuove coppie territoriali per la popolazione dell’Appennino Umbro Marchigiano, con una popolazione attuale di 16 coppie territoriali.
Proprio il grave episodio di bracconaggio ai danni di un adulto di Aquila reale, avvenuto nei giorni passati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dimostra quanto ancora sia necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione dei grandi rapaci appenninici come l’Aquila reale, specie simbolo della wilderness appenninica,tuttora minacciata non solo dal bracconaggio, dalle linee elettriche, dalle attività di arrampicata non regolamentate e dal sorvolo a bassa quota di velivoli , ma anche dal rischio di una proliferazione incontrollata di impianti eolici nell’Appennino Umbro Marchigiano.
Dr. Jacopo Angelini
Presidente wwf marche
Vice presidente ALTURA
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