Enel Distribuzione ha modificato circa 50 km di linee elettriche per consentire il ritorno del nibbio.
Grosseto: Prosegue con successo il programma di ripopolamento del nibbio reale nell’area amiatina, portato avanti dall’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana nell’ambito del progetto LIFE Save the Flyers, cofinanziato dalla Commissione Europea: è stato infatti effettuato il rilascio di 13 giovani esemplari, otto dei quali provenienti dal Cantone di Friburgo, in Svizzera, e cinque dalla Corsica, Francia.
Un progetto che in Toscana, nell’alta Valle dell’Albegna sul territorio dell’Amiata grossetano, ha trovato terreno fertile grazie al sostegno di Enel Distribuzione che ha partecipato al progetto “Life Natura Save the Flyers, consentendo al nibbio di tornare a nidificare in Toscana dopo 40 anni: nei mesi scorsi i tecnici di “Enel Sviluppo Rete – Distaccamento di Grosseto” hanno completato gli interventi di sostituzione dell’armamento dei pali e di isolamento dei conduttori nei punti di fissaggio sugli isolatori su molti km di linee del territorio, allo scopo di garantire l’incolumità dei rapaci.
Il monitoraggio degli spostamenti di questi animali viene svolto dagli esperti del CERM, Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (GR), in collaborazione con il Dott. Willem Bouten dell’Università di Amsterdam, Institute for Biodiversity and Ecosystem Dynamics, Computational Geo-Ecology, che segue vari progetti di monitoraggio su numerose specie di uccelli in tutta Europa, in Sud Africa e nella Penisola arabica.
I 13 esemplari di nibbio reale liberati sono dotati di dispositivi GPS UvA-BiTS (University of Amsterdam Bird Tracking System) di soli 20 grammi, che sono in grado di immagazzinare 60.000 dati inerenti la localizzazione degli animali per poi scaricarli ad una stazione ricevente fissa od a stazioni portatili dotate di antenna direzionale. I dati acquisiti con questo sofisticato sistema GPS datalogger vengono immagazzinati in un database permettendo di localizzare le diverse posizioni degli animali durante il giorno; una volta rielaborati, i dati forniscono anche importanti informazioni sull’uso del territorio e per l’individuazione dei nidi. I dispositivi GPS sono stati applicati agli animali con una imbracatura a zainetto dal Dott. Adrian Aebischer, biologo svizzero di fama internazionale, uno dei maggiori esperti della specie nibbio reale.
Intanto i nibbi reali liberati nell’Area amiatina a partire dal 2007 continuano a riprodursi in natura, consolidando sempre di più la nuova popolazione. Nella stagione riproduttiva 2012 si stima che si siano formate almeno 12-14 coppie e gli esperti del CERM hanno seguito costantemente tutte le fasi di nidificazione di tre di esse, che hanno portato all’involo di cinque giovani. Il ritorno di questi stupendi rapaci è stato ben accolto da parte della popolazione anche perché, cibandosi soprattutto di piccoli animali come topi, arvicole, insetti e di animali morti, risultano validi alleati degli agricoltori per non parlare del fatto che sono in grado di contenere in maniera significativa il numero di gazze e cornacchie. Nibbi reali vengono osservati ormai in buona parte della provincia di Grosseto ed attraggono per la loro bellezza sempre più appassionati di birdwatching e turisti.
Martedì 04 Settembre 2012 14:40 | |
Fonte: maremmanews.tv.it
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