Nella
giornata di domenica scorsa - fanno sapere Daniele Valfrè e Stefano Allavena responsabili per l'Abruzzo di LIPU e ALTURA - si sono riscontrati diversi atti di bracconaggio in
provincia di Pescara ai danni di alcuni esemplari di poiana (Buteo buteo), un specie di rapace non cacciabile e
particolarmente protetta ai sensi della Legge 157 del 1992 (Legge nazionale sul
prelievo venatorio).
Un esemplare ferito è stato preso
in consegna dal personale del Corpo Forestale dello Stato e ricoverato presso
il centro recupero fauna selvatica di Pescara per le cure del caso.
L’episodio più grave si è
riscontrato nelle campagne di Loreto Aprutino dove, poco prima di mezzogiorno,
una poiana posata su un palo della luce è stata uccisa sparando dal finestrino
di un’auto (lato passeggero) dalla strada comunale, a poche decine di metri da
alcune abitazioni e da alcuni passanti, prontamente intervenuti per bloccare i
colpevoli del reato e impedire che portassero via il corpo del rapace. Malgrado
ciò i responsabili del gesto meschino si davano alla fuga nelle campagne
circostanti.
Sul posto è intervenuta una
pattuglia del Corpo Forestale dello Stato, che ha accertato i fatti e prelevato
il corpo della poiana. La pattuglia era la stessa che era intervenuta negli
altri fatti accaduti domenica, l’unica in servizio nella provincia di Pescara.
ALTURA e LIPU denunciano il grave
stato di carenza di personale e di fondi destinati a questi, specie per i
giorni di prelievo venatorio, di Corpo Forestale dello Stato e Polizia
Provinciale che si ripercuote in maniera negativa sul fronte della prevenzione
e repressione degli illeciti nei confronti di chi non è capace a sottostare a
semplici regole di civiltà.
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